Nell’articolo dedicato a SEO e AI abbiamo visto perché la SEO sta cambiando. Ora vediamo come muoversi concretamente.
Molte aziende hanno compreso che l’AI sta trasformando la SEO, ma poche sanno come reagire in modo operativo.
Parlare di AI Overviews e Query fan-out può sembrare astratto: ciò che serve è un percorso pratico e misurabile.
Ecco un playbook operativo in tre fasi (90 giorni) che abbiamo messo a punto in Making Science e che permette di sfruttare la SEO come leva strategica nell’era AI e mostrare risultati già nel medio periodo.
Fase 1 – Diagnosi Iniziale e Piano Operativo (settimane 1–3)
Cosa facciamo in questa fase:
Audit completo
Su SEO tecnico (crawl, Core Web Vitals).
Contenuti (AEO/GEO)
Brand Graph audit
Verifica che i dati aziendali (nome, indirizzo, descrizione, collegamenti) siano coerenti su tutti i canali: sito web, LinkedIn, Wikipedia, portali di settore. Il Brand Graph è la rete di informazioni che definisce l’identità digitale del brand — le AI la usano per valutarne l’autorevolezza.
Freshness gap
Individua le pagine strategiche che non vengono aggiornate da oltre sei mesi. Il freshness gap misura il divario tra contenuti aggiornati e obsoleti — un fattore sempre più critico per le citazioni AI.
📍Output: documento di diagnosi + roadmap dei 90 giorni successivi + backlog trimestrale con attività non urgenti ma già mappate.
Caso studio: un e-commerce di elettronica ha scoperto che le sue guide sui modelli 2022 non venivano più citate.
Aggiornando con i dati 2024, ha recuperato visibilità nelle risposte AI.
Fase 2 – Produzione e Ottimizzazione contenuti (Settimane 4–8)
Cosa facciamo in questa fase:
Pagine pilota AEO
Creazione di 10 pagine hub AEO Pilota con struttura ottimizzata per l’Answer Engine Optimization: titoli in forma di domanda, risposta breve iniziale, FAQ, dati concreti, schema,org, speakable. L’obiettivo è facilitare l’estrazione delle informazioni da parte delle AI.
Cluster intenti
Sviluppa gruppi di contenuti che coprano sistematicamente le sotto-domande degli utenti per ogni tema strategico (25-40 sotto-domande per tema). Invece di articoli isolati, costruisci hub tematici che rispondono a tutti gli aspetti di un argomento.
Freshness sprint
Aggiornamenti rapidi dei contenuti esistenti con nuovi dati, timestamp visibili e sintesi chiare.
Google Business Profile
Attivazione template.
📍Output: contenuti pronti per l’estrazione da AI e visibili nei motori di ricerca + nuove schede locali standardizzate.
Caso studio: una società B2B tech ha creato un cluster di 12 pagine sulla Digital Transformation. In pochi mesi, il cluster è stato citato da Perplexity come fonte, con un aumento del 30% dei lead inbound.
Fase 3 – Distribuzione & Monitoraggio KPI (Settimane 9–12)
Cosa facciamo in questa fase:
Digital PR e review seeding per citazioni
Costruisci presenza attiva su portali di settore, review site e community specializzate. Gli LLM (Large Language Models, i modelli alla base di ChatGPT e altri assistenti AI) utilizzano queste fonti per verificare l’autorevolezza dei brand.
Attivazione dashboard KPI
Misura nuovi indicatori specifici per l’era AI: share of answer, branded impressions, coverage intenti e freshness score (percentuale di contenuti aggiornati).
Retroazione
Utilizza i dati raccolti per ottimizzare la produzione successiva e correggere la rotta.
📍Output: primo set di risultati concreti misurabili + ottimizzazioni di processo e contenuto per il trimestre successivo.
Caso studio: una clinica privata ha monitorato la propria presenza nelle risposte AI. Dopo tre mesi, la frequenza delle citazioni è cresciuta del 15%, migliorando la fiducia percepita dai pazienti.
La mappa dei nuovi KPI
Per valutare l’efficacia, le aziende devono spostarsi da metriche obsolete a KPI realmente strategici:
Share of Answer
Quota di citazioni AI del brand rispetto ai competitor. Si monitora con tool specifici (GEO Checker, BrightEdge) che tracciano la frequenza con cui il brand viene menzionato nelle risposte generate dalle AI.
Freshness Score
Percentuale di pagine strategiche aggiornate negli ultimi 6 mesi. Misura quanto il contenuto è attuale e rilevante per le AI.
Coverage intenti
Analisi delle sotto-domande coperte rispetto a quelle emerse nei tool di keyword research AI-powered. Misura quanto completamente il brand risponde ai bisogni informativi degli utenti.
Branded Impressions
Misura della domanda diretta sul brand. Traccia le ricerche che includono il nome del brand, segnale di crescente notorietà e fiducia.
Questi KPI collegano la SEO al linguaggio del business: quote di mercato, fiducia e crescita.
Conclusione
Un piano in 90 giorni per conquistare lo share of answer, la nuova valuta della fiducia digitale, e portare la SEO del tuo brand nell’era AI, trasformando i contenuti in risposte.
Non basta più “essere trovati”: serve essere scelti.
Quick checklist: sei pronto per la SEO nell’era AI?
✅ Dati del brand coerenti su tutti i canali (sito, LinkedIn, portali di settore)
✅ Contenuti strategici aggiornati negli ultimi 6 mesi
✅ Pagine strutturate per rispondere a sotto-domande complete
✅ Sistema di monitoraggio delle citazioni AI attivo
✅ KPI specifici per l’era AI definiti e tracciati
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