La pandemia ha cambiato il modo in cui si fanno gli acquisti. Di conseguenza, le strategie delle aziende per commercializzare i propri prodotti e servizi sono cambiate. 

Per gestire l’ondata di consumatori che si sono spostati online, sono emersi più luoghi di vendita. I dati ci dicono che il 47% degli acquisti digitali in tutto il mondo è avvenuto tramite piattaforme di marketplace. La digitalizzazione della nostra cultura dello shopping ha permesso di vendere prodotti e servizi ovunque, portando a una crescita delle vendite. 

Cosa sono i marketplace

I marketplace, cioè le piattaforme online che vendono una gamma di prodotti e marchi, sono efficaci perché permettono alle imprese di raggiungere i propri clienti e soddisfare le loro richieste più facilmente. Quindi, vendere i propri prodotti sia sul proprio e-commerce che tramite marketplace è un’ottima strategia per guidare le vendite. Infatti, costruire una presenza online coerente su più canali esporrà il marchio a più persone e più lontano del solo sito web aziendale.

I marketplace sono spazi online aperti, dove i clienti possono cercare vari prodotti in un unico luogo. Questi offrono varietà, confronto dei prezzi e un’esperienza di acquisto più facile. Dalle risposte più rapide del servizio clienti alla spedizione personalizzabile, i marketplace offrono vantaggi sia per l’utente che per l’azienda. 

Perché i marchi scelgono di vendere sui marketplace?

Tra i vari motivi per cui ai brand conviene vendere sui marketplace troviamo:

  • Una maggiore esposizione del proprio marchio
  • Un canale aggiuntivo per commercializzare e vendere prodotti e servizi
  • Vendere su una piattaforma aperta crea fiducia con i clienti che vedono recensioni imparziali

I dati di uno studio condotto da Making Science hanno mostrato che chi vende prodotti su un marketplace ottiene il 38% in più di ROI (Return on Investment) rispetto a chi usa solo il proprio sito web, e che chi vende su due marketplace aumenta le entrate del 120%. 

L’uso e la rilevanza degli e-commerce esistenti hanno superato quelli dei siti web aziendali. Infatti, molti venditori dipendono solo dai marketplace esterni, quali Amazon o eBay.

Il vantaggio del marketplace sul proprio e-commerce

La scelta di utilizzare o meno un sito dipende in gran parte dal tipo di prodotti e servizi e dai propri obiettivi. Pochi marchi hanno abbastanza capacità digitali e logistiche per affrontare la domanda dei clienti, quindi l’opzione di associarsi a un marketplace appare come la soluzione migliore. Inoltre, l’investimento iniziale è inferiore alla preparazione di un sito web e all’assunzione di tutti i servizi, strumenti e manutenzione di una piattaforma e-commerce.

Nel caso in cui il volume sia sufficientemente alto, i marketplace possono essere sostanzialmente più produttivi che mettere tempo e capitale nella creazione del proprio sito di e-commerce.

Inoltre, un marketplace è un’opzione interessante se il business è piccolo, ha appena iniziato e vuole testare il mercato e studiare il tipo di clienti, raccogliendo informazioni e benefici mentre si prepara un lancio web più grande e personale. 

Infine, stabilire il proprio marchio in un marketplace può portare a opportunità più ampie con la distribuzione dei propri prodotti di fronte ad un pubblico internazionale. Le intuizioni fornite da un marketplace possono aiutare a determinare se c’è una domanda per il proprio prodotto, e un sito web di e-commerce personale può essere sviluppato successivamente.