È un dato di fatto che la maggior parte delle aziende sta scegliendo di migrare verso il cloud. La società di media tecnologici Foundry (precedentemente nota come IDG) conduce uno studio annuale chiamato Cloud Computing Study, che misura le tendenze nel mondo del cloud computing. Secondo lo studio più recente, quasi il 70% delle aziende ha accelerato la migrazione al cloud nell’ultimo anno e si prevede che la percentuale di aziende con la propria infrastruttura IT nel cloud passerà dal 41% al 63% in poco più di un anno.

Ma perché le aziende scelgono di migrare nel cloud invece di avere i propri dati in sede? Ecco i principali vantaggi dei servizi di cloud computing.

Scalabilità ed elasticità

Uno dei principali svantaggi delle aziende con server on-premise era la necessità di avere sempre a disposizione una capacità sufficiente per far fronte ai picchi di richiesta di risorse, il che significava sprecare risorse inutili nei periodi di calo della domanda.

Il cloud invece consente di scalare rapidamente le risorse per far fronte a picchi di traffico e di utilizzo inaspettati (scalabilità) e di ridurre le risorse quando il traffico diminuisce (elasticità)

Inoltre, è più facile e meno costoso che scalare un’infrastruttura on-premise e i tempi di implementazione sono molto più brevi. 

Ma la parte migliore è la semplicità di applicazione dello scaling nel cloud, in quanto con pochi clic possiamo aumentare o diminuire le risorse disponibili in base alle nostre esigenze. Molti servizi cloud dispongono di una funzione di autoscaling, in base alla quale le risorse vengono aumentate o ridotte automaticamente, sempre in funzione del carico di lavoro supportato in un determinato momento.

Alta disponibilità e più punti di presenza

Entrambi i concetti di disponibilità e presenza si concentrano sul miglioramento dell’esperienza dell’utente, evitando crash di sistema o aumento della latenza.

Se avessimo i nostri server in sede, molto probabilmente si troverebbero insieme in un unico luogo, quindi se un utente cercasse di connettersi dall’altra parte del mondo, subirebbe un ritardo significativo. Per evitare questo tipo di problema, i servizi di cloud computing hanno diversi punti di presenza con server sparsi in tutto il mondo, raggruppati in regioni. In questo modo possiamo ospitare una copia del nostro servizio in ognuna di queste regioni (ridondanza), in modo che qualsiasi utente possa accedervi con una latenza molto bassa, indipendentemente dalla sua posizione. A sua volta, questa ridondanza aiuta a proteggere il nostro sistema da eventuali guasti, evitando che il nostro servizio venga interrotto. Ad esempio, se si verificasse un guasto ai server di una di queste regioni (blackout, incendio, inondazione, ecc.), potremo reindirizzare rapidamente il traffico su uno qualsiasi degli altri server in cui è ospitato il nostro servizio, fino a quando non riusciremo a ripristinare il server guasto.

In questo modo, raggiungeremo praticamente il 100% di disponibilità del nostro servizio.

Accesso remoto

Non avendo le informazioni in un luogo fisico, è possibile accedervi da qualsiasi parte del mondo. Le soluzioni cloud sono accessibili in qualsiasi momento, da qualsiasi dispositivo, attraverso una semplice connessione a Internet. Questo costituisce un vantaggio quando si tratta di migliorare la disponibilità e la mobilità dei dipendenti. Permette inoltre di migliorare la collaborazione con colleghi o contatti esterni all’azienda, potendo lavorare in modo coordinato da diverse postazioni. Questo si traduce in una maggiore flessibilità lavorativa e in un significativo miglioramento della produttività.

Sicurezza

Per le aziende che passano al cloud, la sicurezza offerta è un must. In genere, le aziende che forniscono servizi di cloud computing dispongono di sistemi di sicurezza migliori di quelli che potremmo implementare sui nostri server on-premise, e a costi inferiori. Alcune delle misure di sicurezza che solitamente offrono sono:

  • Identità e gestione degli accessi (IAM): la funzionalità principale dell’IAM consiste nel creare identità digitali per tutti gli utenti con le autorizzazioni necessarie esclusivamente per i compiti che devono svolgere, in modo da poter controllare chi fa cosa con una determinata risorsa. 
  • Firewall e filtri di sicurezza avanzati che prevengono i continui tentativi di attacco che esistono oggi e che si evolvono rapidamente.
  • Cifratura dei dati: i servizi cloud mantengono i nostri dati al sicuro, criptandoli sia a riposo che in transito, riducendo così al minimo il rischio di furto dei dati.
  • Backup regolari e automatici, per evitare la perdita di dati in caso di guasti.
  • Rigorose misure di sicurezza fisica: i centri dati dei diversi fornitori di cloud computing dispongono di un gran numero di misure di sicurezza per evitare che i server ospitati vengano in qualche modo compromessi. Alcune di queste misure sono:
    • Luogo sicuro, lontano da aree ad alto rischio di disastri naturali e altre minacce.
    • Controllo degli accessi alle strutture per consentire l’ingresso solo al personale autorizzato.
    • Sistemi di videosorveglianza e personale di sicurezza in tutte le strutture.

Risparmio sui costi

L’investimento nel cloud computing comporta enormi risparmi, in quanto le aziende pagano solo i servizi per i quali hanno stipulato un contratto, senza dover sborsare ingenti somme per l’acquisto e la manutenzione delle apparecchiature. Ecco alcuni dei vantaggi:

  • Non richiede un grande investimento iniziale in infrastrutture, poiché i servizi cloud sono responsabili della loro gestione, riducendo così il rischio economico assunto.
  • Evitiamo che le nostre apparecchiature diventino obsolete, poiché il fornitore è responsabile di mantenerle sempre aggiornate, utilizzando le tecnologie più recenti, il che a sua volta aumenta la nostra competitività nei confronti di altre aziende.
  • Previsione delle spese: i servizi di cloud computing dispongono di strumenti per gestire le nostre spese in modo da avere il controllo completo su quanto spenderemo ogni mese.

Sostenibilità

Le preoccupazioni ambientali e un modello sostenibile sono diventati uno dei principali motori dell’innovazione nelle aziende, e proprio uno dei principali obiettivi delle aziende di cloud computing è quello di ridurre al minimo la propria carbon footprint. Secondo un recente studio di Accenture, le aziende che migrano i propri servizi nel cloud possono ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente fino all’84%.

Una delle più grandi aziende che offre servizi di cloud computing, Google, ha dichiarato che entro il 2030 alimenterà tutti i suoi data center con energia al 100% priva di CO2, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Avendo analizzato alcuni dei principali vantaggi dei servizi di cloud computing rispetto alle aziende che hanno i loro server in sede, non sorprende che la maggior parte delle aziende stia passando a questo modello, poiché è sempre più chiaro che qualsiasi azienda che voglia essere competitiva nel suo settore dovrebbe optare per il cloud.

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